lunedì 17 novembre 2008

Due Giorni a La Sapienza

Sabato 15 e domenica 16, all'Università La Sapienza di Roma si è tenuta una Assemblea Nazionale di tutti gli Atenei in mobilitazione, allo scopo di delineare dei punti da proporre per la Riforma dell'Università.
Si sono svolti dei workshop sui temi del Welfare e diritto allo studio, Didattica, Ricerca lavoro e formazione, ai quali sono intervenuti migliaia di studenti, dottorandi, ricercatori da ogni Ateneo d'Italia.
Anche il movimento no133 di Camerino era presente.

Si è trattato di una iniziativa davvero interessante ed a prima vista molto coinvolgente, che poteva portare ad ottimi risultati. Mi rincresce dover affermare che varie spaccature interne ai movimenti, il tentativo di centrare tutta l'assemblea sull'autoformazione e la gestione piuttosto "romano-centrica" della due-giorni, abbiano deluso le nostre aspettative.

Sotto, i link ai report dei Workshop, che trovate anche nel GoogleGroup del movimento.

Introduzione Assemblea Plenaria
Report Workshop Didattica
Report Workshop Welfare
Report Workshop Ricerca

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao,
anche noi di Ancona abbiamo notato le stesse cose..e stasera ne parliamo in assemblea.
Voi ragazzi di camerino siete disposti eventualmente a confrontarsi con chi come voi non si riconosce appieno nella versione romacentrica:)?
ps: noi al momento siamo un pò inconfusione enon vorremmo sentirci isolati..ma se anche voi siete in confusione, allora forse non siamo i soli in italia:)
(anche i ragazzi di ravenna, ferrara e trento, da quanto emerso a Roma sono su posizioni simili alle nostre)
luca

Tyler Durden ha detto...

Come diceva una allegro stornello "che ce frega a noi de Roma, noi semo de Camerì".....
quello che davvero mi fa incazzare, è che questa concezione "romano-centrica", correlata dalla "questione romana" della lotta tra le varie fazioni (Udu, Uniriot e tante altre...) ha portato a buttare all'aria una occasione che non so se mai si era presentata prima. eravamo 32 delegazioni di atenei nella stessa assemblea e non abbiamo potuto parlare tra piccole università, coordinarci e sapere l'una dell'esistenza dell'altra. uscire da quell'assemblea con almeno un blog unico con i link di tutti i blog delle università in fermento e con un appuntamento di coordinamento sarebbe stato un grande passo avanti. più che confusi, e penso di parlare a nome di chi c'era, siamo incazzati. la confusione la ha chi non sa da che parte andare. noi sappiamo che vogliamo continuare a lottare per ciò che è giusto, non ci interessa quale sia la posizione.
sappiamo che ci sono molte piccole università che sono d'accordo con questa linea (pavia, pescara ecc...) e che come noi non vogliono dividere il movimento. per questo pensavo sarebbe utile creare una rete tra piccoli atenei per darci una mano e non farci affossare dalla questione romana, a livello di movimento e mediatico.....

Anonimo ha detto...

siamo daccordo..ho detto che siamo disorientati non perchè dobbiamo decidere da che parte schierarci..ma perchè non sappiamo se la nostra posizione è isolata o come dici tu non poi così tanto..
a nme persobnalemnete di udu, uniriot, flavia dangelo, sinistra critica ed elezioni europee non me ne frega nulla..e non sono il solo nel movimento di ancona, anzi credo che siamola stragrande maggioranza.

E' anche vero che io non me la sento di dire " i rappresentanti degli studenti sono dei falliti"..visto che non l'ho mai pensato..

anche noi vogliamo lottare contro la 133 cercando però di non appiattirci su posizioni vetero sessantottine..cercando di parlare semplicemente alla gente e di coinvolgerla nella lotta a prescindere dalla fede politica..questo ancona sta cercando di fare dall'iniziao, non senza difficoltà e problemi, visto che anche all'interno della nostra ssemblea ci son stati problemi causati da visioni diverse..ma vogliamo superarli, li stiamo superando..

Tyler Durden ha detto...

sul fatto dei rappresentanti semplicemente non si deve fare un discorso globalizzato (ogni ateneo sa come si comportano i propri rappresentanti, e se davvero rappresentano o fanno i loro interessi; in compenso si è visto come è andata a finire l'assemblea di sabato sera, dove per parlar tutti non ha parlato nessuno).
in tutto ciò il discorso sulla questione romana che affossa le piaccole università (soprattutto quelle come la nostra, dove siamo tutt'altro che divisi), è da affrontare e risolvere per il bene del movimento.

Anonimo ha detto...

aggiungo: i nostri "delegati" (sarebbe meglio dire auditori, poichè non erano stati delegati dall'assemblea, ma invitati a partecipare e relazionare una volta rientrati) hanno notato che :
1) in alcuni casi è necessario suddividere le problematiche tra ricerca in ambito disciplinare umanistico e tecnico
2) i problemi di una ateneo con 300.000 iscritti son diversi daquello con uno di 16.000
3) hanno omesso di far notare che in alcuni atenei i servizi funzionano meglio di altri che i servizi neppure li hanno (credo che se dicevamo che ad ancona stanno gli abbonamenti a prezzo superscontato per gli universitari, le mense che funzionano abbastanza, che son presenti numerosi spazi autogestiti, che ogni anno abbiamo 50.000€ da spendere in libri..la gente ce meneva:) )
4)non è corretto dare la colpa agli atenei virtuosi (quelli coi conti apposto) non si può generalizzare il sistema universitario nazionale, esistono già atenei in cui da anni si tira la cinghia e si limitano gli sprechi e atenei in cui questo non si fà..ma anche in queste "oasi" ci stanno cose da cambiare e tante.

Ci sarebbbero tante cose da mettere in discussione, ma senza paraocchi, senza slogan prefissati e senza secondi e terzi fini..l'idea di un tavolo di confronto degli atenei medio piccoli per vedere quali sono le cose da condividere e le diversità rispetto a quello emerso da roma non è da escludere.

Anonimo ha detto...

Scusate la mia ignoranza, ma cosa intendete di preciso con "gestione romano-centrica"?

Anonimo ha detto...

mah, io sinceramente ho visto solo la più grande assemblea di movimento che l'Italia abbia mai visto da 20 anni a questa parte...ho partecipato al tavolo del welfare, e ci sono stati più di 80 interventi, con una produzione altissima di contenuto e di idee, che ha saputo produrre un'agenda politica con due nuovi appuntamenti come quello del 28 e del 12 che significano la possibilità di far dilagare ancora una volta l'Onda...se non è potenza questa, se non è democrazia questa! L'unica cosa su cui non si è trovato accordo, è sulle forme organizzative di movimento, ma semplicemente perchè nessuno ne aveva ancora parlato nelle proprie assemblee, ed anche perchè come abbiamo sempre detto l'onda è irrappresentabile e in molti non sono d'accordo su delegati e rappresentanti. Così va a Macerata, e i risultati finora sono ottimi, 2000 persone in corteo, in 6 pullman pieni siamo partiti per il 14 e una delegazione di 15 persone è rimasta alla sapienza...tutto questo grazie anche alla forza dell'organizzazione comune delle lotte, come per la giornata del 7 novembre e come spero sarà per quella del 28 e per lo sciopero generale del 12. Poi il fatto che non si è potuto parlare tra piccole università e falso: forse non c'eravate domenica, quando alla plenaria hanno avuto la possibilità di parlare tutte le università e così in effetti è stato. Anche i report dei workshop rappresentano la straordinaria intelligenza comune nel descrivere tutte le differenze ed anche i punti di disaccordo: questa è democrazia, dare forza alle differenze, non fare coordinamenti e strutture che eliminano la possibilità di esprimersi a tutti nei modi che ognuno decide nelle proprie assemblee e nei propri territori.
E poi scusate, dopo tre giorni stupendi come questi, un po' di gioia ed ottimismo :)
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO! che lo urlino tutti d'ora in poi!

Tyler Durden ha detto...

Assolutamente, gioia e ottimismo prima di tutto. una occasione straordinaria, ci siamo visti, ci siamo incontrati, abbiamo messo su una manifestazione straordinaria, grazie alla sapienza che ci ha ospitato. sono stato benissimo, mi sono sentito parte vera e integrante di questo straordinaro movimento. però, certo è che una "rappresentanza" schiava dell'assemblea di ateneo sarebbe stata non dico utile ma funzionale quel sabato sera. ma ormai è andata così, pace. non per questo si smette di lottare. i workshop anche, straordinario mezzo di democrazia, abbiamo parlato tutti (la "presidenza" però era sempre romana...! :-) ), nulla a che ridire. una occasione così straordinaria poteva però esser sfruttata più coscientemente e ragionevolmente di come è stato. se già così è stata straordinaria, immaginate cosa poteva essere....

Anonimo ha detto...

Ragazzi... sono sempre più sconvolta...
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/nazisti-you-tube/nazisti-you-tube/nazisti-you-tube.html
CHE SCHIFO...L'IGNORANZA DILAGANTE...

Anonimo ha detto...

Prossimi appuntamenti?? alla tv già non si sente più parlare della protesta...