lunedì 17 novembre 2008

L'onda che ha travolto Roma

Venerdì a Roma eravamo in tanti. Molti di più dei 30.000 dichiarati dai media.

In 200.000, forse di più, uniti per manifestare malcontento e indignazione, per far sentire la nostra voce, per far si che anche chi non è coinvolto capisca e si lasci conivoglere. Perché oltre ai tagli sommari, oltre le fondazioni, oltre le manovre finanziarie che minano il diritto di ogni essere umano ad avere una cultura libera ed un sapere neutro, cresce la necessità di cambiare un sistema Universitario che non funziona come dovrebbe. Tutti consapevoli dell'urgenza di ripartire dal basso, dall'interno.

Lungo il corteo che ha sfilato per le strade di Roma, studenti ricercatori e dottorandi di tutta italia urlavano insieme cori come "noi la crisi non la paghiamo" e "arriva la grande Onda", perché il movimento che si è creato è unico, unito e travolgente. Una generazione in rivolta che ha dato vita ad un corteo gioioso, pacifico e determinato.
L'onda arriva a Montecitorio urlando "vergogna" in faccia al governo. Nessuno scontro, niente tafferugli. E i poliziotti sorridevano ai cori contro Tremonti...

1 commento:

Leonardo Francesconi ha detto...

Bello! Mi è dispiaciuto non esserci...

"Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti."