domenica 7 dicembre 2008
Morte all'Università di Catania
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/ricercatore-tumore/az/az.html
sabato 6 dicembre 2008
martedì 2 dicembre 2008
Prossimamente
Domani, 3 dicembre, il movimento No133 di Camerino sarà presente all'inaugurazione dell'Anno Accademico, che avrà inizio alle ore 10.30.
Abbiamo ottenuto uno spazio tra gli interventi e porteremo la nostra voce e le nostre idee. Non sarebbe male partecipare in tanti.
Sempre domani 3 dicembre, alle ore 15, ad Ancona presso la Facoltà di Economia si terrà un incontro degli studenti e precari marchigiani con gli studenti de La Sapienza, intitolato "Dietro l'Onda". Chi può (e vuole) partecipi.

L'assemblea si terrà alla facoltà di Economia ad Ancona, dalle ore 18:00.
Si farà un resoconto delle iniziative promosse fin'ora, cercando di chiarire e capire le situazioni, le problematiche e le posizioni di ognuno. Si tenterà una coordinazione a livello regionale che porti alla costituzione di una piattaforma di lotta comune ed alla formulazione di concrete proposte di Riforma dal basso dell'Università, sulla scia di quanto emerso dall'assemblea nazionale di Roma del 15 e 16 novembre. Si discuterà della Mobilitazione del 12 dicembre.
Chiunque sia interessato a partecipare ci contatti all'indirizzo email studentidicamerino@libero.it
Stiamo organizzando serate CulturalRicreative: convegni sulle delicate tematiche del lavoro del precariato e della Riforma dell'Università, a cui seguiranno concerti ed altre interessanti iniziative.
Stay tuned...
venerdì 28 novembre 2008
La miglior rappresentanza è quella che ci facciamo da soli, ma.....
il problema è questo: servono o non servono i rappresentanti di ateneo?sono inutili servi del potere o possono essere un utile strumento di partecipazione alla vita universitaria (ve li immaginate tutti i 10000 studenti dell'Università di Camerino che devono approvare il bilancio di ateneo?!) ?
certo, rappresentanti come quelli della nostra Università (parlo solo di quelli della sede di Camerino, visto che nelle sedi collegate i rappresentanti sono fanno il loro dovere) servono a ben poco: rappresentanti come sono di una Certa parte poLitica, e non degli studenti, dei quali non gli interessa sentire il parere in assemblea (non ne hanno mai convocata una, neanche a seguito di pressanti richieste...). tutto questo fa riflettere e anche incazzare, se si pensa che c'è stata gente che nel 68 ha preso botte e ha lottato per creare rappresentanza e ora la vediamo svenduta agli interessi politici. ma lasciare tutto in mano ai servi della destra, a mio personale avviso, significa non usare tutto in maniera più intelligente, ma lasciarsi andare a rinunce, coperti dal velo della irrappresentabilità (concetto bellissimo, sia ben chiaro, ma sul quale bisognerebbe fare un discorso più approfondito...). in una realtà piccola come la nostra, sempre secondo me, dovremmo invece tentare di riappropriarci delle rappresentanze, di renderle "schiave" degli studenti, vera proiezione della popolazione universitaria nei palazzi del potere.... COMMENTATE!
http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-7/elezioni-sapienza/elezioni-sapienza.html
lunedì 17 novembre 2008
Due Giorni a La Sapienza
Si sono svolti dei workshop sui temi del Welfare e diritto allo studio, Didattica, Ricerca lavoro e formazione, ai quali sono intervenuti migliaia di studenti, dottorandi, ricercatori da ogni Ateneo d'Italia.
Anche il movimento no133 di Camerino era presente.
Si è trattato di una iniziativa davvero interessante ed a prima vista molto coinvolgente, che poteva portare ad ottimi risultati. Mi rincresce dover affermare che varie spaccature interne ai movimenti, il tentativo di centrare tutta l'assemblea sull'autoformazione e la gestione piuttosto "romano-centrica" della due-giorni, abbiano deluso le nostre aspettative.
Sotto, i link ai report dei Workshop, che trovate anche nel GoogleGroup del movimento.
Introduzione Assemblea Plenaria
Report Workshop Didattica
Report Workshop Welfare
Report Workshop Ricerca
L'onda che ha travolto Roma
In 200.000, forse di più, uniti per manifestare malcontento e indignazione, per far sentire la nostra voce, per far si che anche chi non è coinvolto capisca e si lasci conivoglere. Perché oltre ai tagli sommari, oltre le fondazioni, oltre le manovre finanziarie che minano il diritto di ogni essere umano ad avere una cultura libera ed un sapere neutro, cresce la necessità di cambiare un sistema Universitario che non funziona come dovrebbe. Tutti consapevoli dell'urgenza di ripartire dal basso, dall'interno.
Lungo il corteo che ha sfilato per le strade di Roma, studenti ricercatori e dottorandi di tutta italia urlavano insieme cori come "noi la crisi non la paghiamo" e "arriva la grande Onda", perché il movimento che si è creato è unico, unito e travolgente. Una generazione in rivolta che ha dato vita ad un corteo gioioso, pacifico e determinato.
L'onda arriva a Montecitorio urlando "vergogna" in faccia al governo. Nessuno scontro, niente tafferugli. E i poliziotti sorridevano ai cori contro Tremonti...
giovedì 13 novembre 2008
Roma, 14 novembre 2008
Partiranno 3 cortei che confluiranno in un'unica Grande Onda per dirigersi a piazza Navona, quindi alla volta di Montecitorio.
Due articoli esplicativi, qui e qui.
Non voglio creare allarmismi, però a qualcuno continua a dare fastidio che si manifesti in strada il proprio dissenso. leggete qui
E' evidente che, di fronte all'incredibile Onda Anomala che si sta muovendo in tutta italia e da tutta italia (e in tutta l'Europa) contro l'attacco alla cultura, sono veramente in pochi.
Il vero problema è che questi pochi hanno, come dire, il beneplacito delle autorità.
Mi auguro di non rivedere scene pietose dove personaggi ambigui spuntano dal nulla, accendono scontri e disordini di fronte a forze dell'ordine immobili e impassibili, che stranamente chiamano per nome questi ambigui individui.
Tutto architettato per poter dire che l'onda è composta da perditempo svogliati e facinorosi, che le forme di protesta sono lesive della libertà di tutti, che la sinistra....
E intanto cossiga dispensa consigli raccapriccianti...
martedì 11 novembre 2008
La protesta non si ferma. Gli spiccioli non bastano

I tagli indiscriminati, i vincoli distruttivi, le norme per la svendita delle Università e per la morte della libera Ricerca e dell'Istruzione Pubblica e di Qualità rimangono.
Gli spiccioli non ci bastano.
sabato 8 novembre 2008
Ascoli Piceno - la facoltà di Architettura Protesta
Mercoledì 12 novembre, dalle 11:00 alle 13:00, Assemblea d'Ateneo all'aula Petrucci.
Nel pomeriggio si terranno lezioni in piazza.
Giovedì per tutto il giorno si terrà un workshop in piazza
giovedì 6 novembre 2008
Medicina Veterinaria In Piazza
Dalla facoltà di Medicina Veterinaria, con sede a Matelica, sono arrivati a Camerino studenti e docenti che dalle 9:00 alle 13:00 si dedicano a "Patologia Generale e Pigmentazione" con il prof. G.Rossi ed al "Ruolo del medico veterinario nel controllo degli alimenti" con le proff. R.Stocchi e A.R.Loschi.
Inoltre, il prof. R.Piergallini, dalle 8 alle 9, ha tenuto la lezione di "Varietà differenziabili"; il prof. A.Polini, dalle 9 alle 11, con una lezione di "Ingegneria del Software" e la prof. S.Pucciarelli con una lezione di "Biomonitoraggio e bioindicatori".






mercoledì 5 novembre 2008
5 novembre
Alle ore 17:00, in piazza Cavour, ci sarà un dibattito sulla legge 133/08, al quale interverrà il prof. Marco Giovagnoli, docente di Sociologia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza.
Questa sera, alle ore 21:00, presso la Sala della Muta (palazzo Ducale), sarà proiettato il film "Tutta la vita davanti", sul tema del precariato, al quale seguirà un discussione aperta.

TUTTI sono caldamente INVITATI a partecipare
Sisto V dice NO!

Ci stiamo organizzando per un suo intervento in piazza domani nel pomeriggio!
Accorrete numerosi
lunedì 3 novembre 2008
Continuano le lezioni in piazza a Camerino
domenica 2 novembre 2008
CI VEDIAMO DOMANI SERA...
Un po' di rassegna stampa
L'editoriale di Eugenio Scalfari: "Ragazzi allegri e Burattini di legno".
Una lettura interessante: "Il '68 è finito, andate in pace".
sabato 1 novembre 2008
Un camion carico di spranghe e in piazza Navona è stato il caos
La rabbia di una prof: quelli picchiavano e gli agenti zitti
di CURZIO MALTESE
AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.
Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. [...]
....in che paese di merda viviamo
servizi/scuola-2009-5/navona-verita/navona-verita.html
il link segnalato nei commenti da michele.
leggete e commentate
venerdì 31 ottobre 2008
Unicam su Repubblica
11.33 Camerino in autogestione
Gli studenti dell'Università di Camerino hanno ottenuto in autogestione l'aula 'Carlo Esposito' del palazzo Ducale come base per l'organizzazione della protesta contro la legge 133. E' quanto scaturito dall'assemblea degli studenti, con la partecipazione di professori e personale non docente, protrattasi fino alla tarda serata di ieri presso il quadriportico del palazzo Ducale, sede del rettorato e della facoltà di Giurisprudenza.
All'assemblea è intervenuto anche il pro rettore vicario, prof. Antonini, che ha smentito e chiarito la notizia relativa al presunto bilancio negativo dell'Università. Oggi, dalle 8 alle 17, alcuni professori terranno lezioni in piazza.
giovedì 30 ottobre 2008
Roma, 14 novembre 2008
Verbale dell'Assemblea dei Precari
Giorno 29 Ottobre 2008, alle ore 18:00, si è tenuta presso la sala conferenze del Dipartimento di Biologia una riunione dei dottorandi e dei ricercatori precari dell’Università di Camerino. Oggetto dell’assemblea è stata sia la discussione dei recenti provvedimenti del 4° governo Berlusconi nei confronti dell’università pubblica italiana, che le possibili forme di protesta da attuare nel prossimo futuro.
Riassumendo i diversi interventi formulati dai partecipanti, si evince quanto segue:
La legge 133 del 6/08/08 non corregge i reali problemi che affliggono l’università italiana da tempo (sprechi di denaro pubblico, poca trasparenza nel reclutamento, anemici fondi per la ricerca, etc..). Al contrario, essa colpisce indiscriminatamente tutto il sistema universitario attuando dei tagli “a pioggia” dei Fondi di Finanziamento Ordinario (FFO) che mortificano il reale valore del lavoro svolto dai singoli atenei e gruppi di ricerca.
I tagli al FFO ed al turn-over andranno ad impattare principalmente le prospettive di carriera dei ricercatori attualmente precari (RTD, assegnisti, borsisti, dottorandi). Questa “razionalizzazione” - nient’affatto razionale - della spesa pubblica genera forti preoccupazioni in chi, a dispetto del lavoro svolto con sacrificio e serietà, sia nella ricerca che nella didattica, si vede negate nel nostro paese le pur legittime aspirazioni di carriera.
La facoltà che è data ai singoli atenei italiani di trasformarsi in fondazioni di diritto privato potrà produrre conseguenze nefaste sulla natura e sul funzionamento dell’università stessa. In particolar modo, preso atto che le possibili fondazioni dovranno assicurare la parità di bilancio e l’economicità della gestione (articolo 16, commi 4 e 9), si esprime una forte preoccupazione per quanto riguarda la compatibilità di tali sistemi gestionali sulla qualità della ricerca e della didattica, sul reclutamento del personale ricercatore/docente e sulla gestione dei fondi di ricerca.
L’assemblea decide di redigere, insieme al personale di ruolo ed agli studenti dell’Università di Camerino, un documento di protesta nei confronti dell’attuale governo per i provvedimenti decisi dalla legge 133. Al fine di far sentire questa protesta al di fuori dell’ateneo, l’assemblea decide a maggioranza di partecipare alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 14 Novembre 2008, e si riserva di organizzare ulteriori iniziative di protesta.
Assemblea dei ricercatori precari – Università di Camerino
Comunicato stampa - Assemblea studentesca generale - Università di Camerino
Presso il quadriportico del palazzo Ducale, sede del rettorato e della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Camerino, dalle 18:00 alle 23:30 si è tenuta l'assemblea degli studenti, con la partecipazione di professori e personale non docente, che ha visto un'affluenza superiore alle 300 persone. In questo modo si è mobilitata la popolazione studentesca camerte sino ad ora silente.
All'inizio dell'assemblea si è spiegato il motivo della protesta: gli articoli 16 e 66 della legge 133/08 e i loro effetti sull'Università pubblica prima e sull'Ateneo di Camerino poi. Si è ampiamente dibattuto sui temi del blocco del turn-over, tagli dei finanziamenti, trasformazione delle Università in fondazioni di diritto privato. Si sono succeduti gli interventi da parte del Pro rettore vicario, prof. Antonini, che ha smentito e chiarito la notizia relativa al presunto bilancio negativo dell'Università, e del Pro rettore agli studenti, prof.ssa Accili, che ha esposto la mozione del Senato accademico che, nella seduta del 21 ottobre 2008, ribadiva la propria preoccupazione ed il disappunto verso i provvedimenti previsti dagli artt.16 e 66 della legge 133/08.
Sono seguiti interventi dei rappresentati degli studenti, dei ricercatori, degli studenti, dei docenti e del personale tecnico.
Al termine dell'assemblea sono state avanzate diverse proposte. Gli studenti hanno ottenuto in autogestione l'aula 'Carlo Esposito' del palazzo Ducale come base per l'organizzazione della protesta. Da domani, 30 ottobre, dalle 8:00 alle 17:00 alcuni professori terranno lezioni in piazza. Sono stati avanzati altri propositi per successive mobilitazioni previste per il 5 novembre ed il 14 novembre.
Assemblea Studentesca Generale – Università di Camerino.
mercoledì 29 ottobre 2008
UNICAM...PROTESTA!
Al termine della assemblea molti sono rimasti (tutt'ora mentre scrivo) al porticato di giurisprudenza. Il comunicato stampa è in fase di stesura e presto verrà pubblicato.
Durante l'assemblea vari docenti hanno dato la loro disponibilità a tenere lezioni in piazza. E'stata avanzata la proposta di scrivere un documento congiunto tra studenti e docenti per esprimere il dissenso generale. E' stato più volte ribadito, sia da studenti che da docenti, che questo documento dovrà essere, oltre che critico, propositivo.
Ci è stata concessa l'autogestione di un'aula dell'università da utilizzare come base per l'organizzazione delle nostre iniziative di protesta.
Tutto quanto verrà ideato, proposto, deciso, creato, verrà pubblicato su questo blog. Lasciate commenti. Proponete. Criticate.
MOBILITATEVI
La Gelmini è passata
Le proteste continuano e si amplificano in ogni parte d'Italia. Nelle scuole, nelle Università, nelle strade e nelle piazze studenti e docenti manifestano il loro dissenso sui provvedimenti previsti dalla legge e il loro disappunto verso un governo arrogante che non ascolta né critiche né opinioni, ma prosegue con indifferenza lungo un percorso che la stragrande maggioranza della popolazione reputa sbagliato.
Mezz'ora dopo il suo successo, la Gelmini ha lodato il "ritorno alla scuola della serietà", preannunciando la presentazione di "un piano per le Università entro una settimana".
.....
martedì 28 ottobre 2008
L.133/08: lo smantellamento dell'Università Pubblica
L’approvazione del D.L. n. 112, divenuto con la conversione la Legge n. 133/08, ha segnato un solco nella storia dell’Università italiana. E’ inaccettabile che un testo normativo di tale portata, che mira a scardinare il carattere pubblico dell’Università e a stravolgerne il sistema, abbia seguito l’iter legislativo previsto per le disposizioni urgenti.
- L’art. 16 fornisce la possibilità agli Atenei di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato. Questa “possibilità” diventa un “invito” per via delle molteplici agevolazioni tributarie ed economiche introdotte e diventa una “costrizione” per via dei tagli ingenti previsti fino al 2013 (un totale di quasi 1.500 milioni di euro in 5 anni). Le Università diventeranno fondazioni in cui conteranno solo le scelte dei finanziatori e degli amministratori, sia nella didattica che nella ricerca, sotto la “vigilanza” del Ministro dell’Università e del Ministro delle Finanze.
- L'art.66 dispone la limitazione delle assunzioni del personale a tempo indeterminato al 20% dei pensionamenti (viene assunto un professore ogni 5 che ne vanno in pensione). Di conseguenza, i numeri chiusi verranno istituiti nella maggior parte dei nostri corsi di laurea per rispettare il rapporto docenti/studenti (già superiore alla media europea) dei "Requisiti necessari", e il Diritto allo Studio ed il rispetto dell’Articolo 33 della Costituzione Italiana diventerà un semplice optional. La conseguenza più incombente per chi frequenta già un corso di laurea triennale è il numero chiuso per accedere alla magistrale. Chi invece frequenta un corso di laurea magistrale si troverà la strada sbarrata per dedicarsi alla ricerca, a causa dai troppi ricercatori rimasti in posizione precaria per il blocco delle assunzioni.
- L'art.66 prevede anche una drastica riduzione del fondo di finanziamento per le spese di funzionamento degli Atenei. Si tratta di una riduzione che in 5 anni taglierà 1.441.500.000 € alle Università pubbliche, le quali, non potendo aumentare le tasse al di sopra del 20% del finanziamento pubblico, saranno costrette a ridurre i servizi agli studenti per chiudere il bilancio in pareggio, quindi a trasformarsi in fondazioni private cercando finanziatori esterni.
- L'art.64, al comma 4-ter, prevede la sospensione delle le Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario (SSIS). Questa manovra viene dipinta come una razionalizzazione del personale docente e ATA. Si tratta solo di un provvedimento dettato dalla volontà di “fare cassa”, prescindendo dalla necessità di formare gli insegnanti, che precluderà la strada a molti giovani motivati che vorranno rivolgersi all'insegnamento.
Tutto questo porterà gli Atenei a dividersi tra coloro che riusciranno a percepire finanziamenti privati e coloro che invece dovranno accontentarsi di finanziamenti pubblici ogni anno più ridotti diventando Atenei di serie “C”. Inoltre, numeri chiusi per accedere ad Atenei con didattica e servizi ridotti all’osso, didattica e ricerca vincolate alle scelte dei finanziatori ovvero didattica e ricerca libere ma non i soldi per portarle avanti.
L’UNIVERSITÀ E LA RICERCA SONO IL FUTURO DI QUESTO PAESE. L’UNIVERSITÀ DEVE ESSERE PUBBLICA, LIBERA, ACCESSIBILE A TUTTI E DI QUALITÀ.
...a difesi della scuola nazionale
"Quando la scuola pubblica è cosa forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa. Allora, ma allora soltanto, la scuola privata può essere un bene. Può essere un bene che forze private, iniziative pedagogiche di classi, di gruppi religiosi, di gruppi politici, di filosofie, di correnti culturali, cooperino con lo Stato ad allargare, a stimolare, e a rinnovare con varietà di tentativi la cultura. (...) Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora... [leggi tutto]
Assemblea Studentesca Generale

Mercoledì 29 ottobre alle 18:00 si terrà finalmente una assemblea studentesca anche all'Università di Camerino.
Tutti devono sapere che cosa sta succedendo, come e perché la 133 distruggerà l'Università pubblica e perché Camerino sarà uno degli Atenei più colpiti dal provvedimento.
Provvedimento perché non ci troviamo di fronte ad una riforma, ma ad una serie di tagli di spesa sul tessuto più delicato che vi sia in una qualsiasi società: l'Istruzione Pubblica, l'Università, la Ricerca.
Spero in una massiccia partecipazione....è nell'intresse di tutti.
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